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Vinicola Carlevaro

Ai primi del Novecento, il nonno Severino Carlevaro dà inizio all’attività imprenditoriale, focalizzandosi sulla commercializzazione dei vini, soprattutto esteri. La passione è trasmessa al figlio Giuseppe. Ma è negli anni ’60 che il nipote Gian Piero, grazie agli studi da enologo, inizia a Bellinzona, in zona Molinazzo di Arbedo, a dedicarsi al miglioramento qualitativo della produzione, trasformando e ampliando l’azienda famigliare. Gian Piero Carlevaro studia enologia presso la prestigiosa Scuola enologica di Alba (Piemonte) e segue innumerevoli corsi di formazione e aggiornamento presso la facoltà di enologia dell’Università di Bordeaux.
La sua specifica competenza gli permette di modernizzare al meglio la nuova cantina di vinificazione. Nuove vasche di acciaio inox sono sistemate nei locali ristrutturati; pure ristrutturati i locali per l’imbottigliamento, lo stoccaggio dei vini, e l’affinamento in Barriques. Nella vecchia cantina le botti in legno sono sostituite da vasche in vetroresina.

Nel 1982, l'azienda cresce ulteriormente. Gian Piero decide di privilegiare le uve ticinesi, acquistandole da 200 viticoltori locali, e importa vini esteri, in particolare italiani, imbottigliandoli e distribuendoli.

La Viticola Carlevaro mantiene rapporti privilegiati con il Piemonte, e nel Monferrato Gian Piero vinifica le uve barbera, producendone annualmente circa 200.000 litri.

La produzione di Merlot diventa sempre più importante e, grazie alle condizioni climatiche favorevoli del Bellinzonese, è assicurata un'ottima qualità delle uve. Ciò permette di migliorare e garantire un alto livello dei vini prodotti in proprio dalla Carlevaro. La cantina arriva a produrre, nei suoi anni migliori, fino a 100'000 bottiglie all’anno.